Policlinico di Milano

Palazzo Dèmilan: un grande progetto di valorizzazione nel cuore di Porta Romana

Il progetto di Palazzo Dèmilan contribuirà sia a valorizzare un edificio storico in ottica sostenibile, sia a finanziare la costruzione del nuovo Policlinico di Milano.

Riqualificazione urbana in chiave storica-contemporanea

Nel centro del capoluogo lombardo si erge Palazzo Dèmilan, un sofisticato progetto pensato per ridare vita a uno storico edificio milanese e trasformarlo in una residenza contemporanea. La ristrutturazione dello stabile è pensata per mantenere intatto il fascino e la maestosità dell’epoca in cui è stato costruito e, una volta ultimati i lavori, gli appartamenti saranno venduti per contribuire al finanziamento della costruzione del nuovo Policlinico di Milano, in continuità con gli obiettivi del Fondo Ca’ Granda.

Palazzo Dèmilan, un progetto virtuoso nel centro di Milano

Palazzo Dèmilan sorge in Porta Romana, quartiere che conserva un'atmosfera di piccola comunità urbana nel cuore della metropoli e che sta attraversando una fase di rigenerazione.

Si tratta di uno stabile i cui lavori sono guidati da una visione conservatrice che rispetta il patrimonio storico milanese integrando al contempo innovazioni formali e tecnologiche.

Tutte le figure coinvolte nel progetto di ristrutturazione sono chiamate non solo a costruire appartamenti moderni e funzionali, ma anche a conservare tutti gli elementi architettonici originali dell’edificio, come ad esempio le facciate esterne e i dettagli decorativi. Inoltre, la ristrutturazione si avvale di sistemi di isolamento avanzati e soluzioni energetiche efficienti per rendere Palazzo Dèmilan un nuovo modello di abitazione contemporanea che rispetta i criteri di sostenibilità.

Uno dei punti di forza del progetto è inoltre la corte interna, concepita come uno spazio tranquillo per la comunità condominiale. La corte è un perfetto esempio di come gli spazi esterni possano essere integrati in un contesto urbano, fornendo un'area comune dove natura e architettura coesistono in armonia.

Una storia antica di inclusione e condivisione

L’edificio risale alla fine dell’Ottocento e fa parte del patrimonio immobiliare donato nel corso dei secoli all’Ospedale Maggiore Ca’ Granda. Si tratta di una casa di ringhiera che, come buona parte delle prime case popolari, disponeva di numerose aree comuni. A livello sociologico queste contribuivano a favorire la socialità e a  una realtà fatta di piccoli gesti e di condivisione anche di quel poco che le famiglie del tempo possedevano.

La “colombina” di corso Lodi 13

Sin dagli arbori l’entrata della struttura esibiva il simbolo della Ca’ Granda, la cosiddetta Colombina, o Tortora secondo la tradizione viscontea, voluta dal fondatore dell’Ospedale Maggiore Francesco Sforza con l’intento di dedicare un’importante istituzione benefica all’Annunciata.

Inizialmente l’emblema, ideato dal poeta Francesco Petrarca durante il suo soggiorno lombardo, era affiancato dal motto A bon droit, soppiantato in seguito da Ave Gratia Plena, più gradito dal popolo milanese in quanto rappresentava un riferimento esplicito alla dedicazione del nosocomio dell’Annunciata. Con la totale ristrutturazione del palazzo, grazie alla collaborazione delle maestranze è stato possibile prelevare lo stemma per ricollocarlo all’interno della nuova costruzione.

10 aprile 2024
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